CONCORSO – PROGETTAZIONE ORTI PER TUTTI – BOLOGNA
Bologna (BO) – Anno 2014
ORTI – ORTI PER TUTTI BOLOGNA CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER UN’AGRICOLTURA URBANA
“INTRODUZIONE ED ALCUNI DETTAGLI TECNICI”
…un susseguirsi di valori che da oltre quarant’anni si sono trasmessi di decennio in decennio, di generazioni in generazioni, riconoscendosi in una osmosi dialettica tutt’oggi in atto…
“ORTI PER TUTTI”
Orti – Anche se di fronte a tre diverse tipologie di orti, si è comunque ben inteso la necessità di dover adottare un modulo che, attraverso la teoria legata al funzionalismo architettonico pensato fino in fondo, potesse assolvere alle svariate esigenze con l’uso e l’impiego di materiali e tecnologie intelligenti che la stessa industrializzazione ci mette oggi a disposizione.
Da un’attenta e scrupolosa analisi per una geometricità di base, siamo arrivati alla conclusione che l’esagono (con lato da cm 150), come poligono costituito da tre coppie di lati uguali e paralleli potesse, oltre a fornirci un’unità di misura ragionevole ed idonea ( pari ad 1/6 circa dell’intera parcella richiesta), assolvere soprattutto a quello che è e rimane il tema centrale: comunicabilità e partecipazione, concetti entrambi legati alla “libertà”…
Nelle tre distinte tipologie, grazie al modulo prescelto, i confini interni ed esterni, nella loro discontinuità regolata, avanzando ed arretrando non fanno altro che ben relazionarsi creando socializzazione ed integrazione agro urbana con il loro intorno, altresì stabiliscono ed impongono basi certe e puntuali per eventuali sviluppi futuri di ampliamenti, là dove nessuno spazio lasciato al caso potrebbe essere riempito inopportunamente.
Composizione Architettonica generale, forma e funzioni, funzioni e forma e controllo dei costi, hanno seguito di pari passo un loro percorso logico e razionale.
L’acqua, ingrediente indispensabile per la buona riuscita degli orti, ha rappresentato uno dei temi guida indiscussi, trasformando il nostro modulo in elemento risolutivo sia in senso orizzontale che in senso verticale rispetto alle corrispondenti funzioni.
Dai sentieri interni fino alla ripartizione delle 25 parcelle, una rete orizzontale, a maglia esagonale, diventa veicolo di trasporto idrico fino a raggiungere i punti strategici dell’intero fabbisogno. Ogni modulo esagonale sviluppa un perimetro di metri 9 e viene realizzato per intero con un tubo in ferro zincato di metri 6, diametro 1 pollice, filettato sulle due punte, più l’utilizzo della mezza barra (m. 3). I due punti di giunzione rappresenteranno, con opportuni collettori, anche l’unione con i rispettivi moduli adiacenti, (vedi al dettaglio schema grafico).
MODULO ESAGONALE PUNTI DI FORZA:
1. Flessibilità;
2. Possibile sviluppo in più direzioni;
3. Larghezza 1,50 m adeguata per i camminamenti con slargo fino a 3 m per facilitare il transito e le manovre;
4. La composizione di 6 esagoni, scorporando la superficie occupata dagli elementi di separazione perimetrali lascia una superficie utile per la coltivazione di 30 mq circa;

ESAGONO
ORTI

COMPOSIZIONI DI 6 ESAGONI PER UNA SINGOLA PARCELLA ORTIVA
SCHEMA DI BASE DEGLI ORTI
RETE DI IRRIGAZIONE – PAVIMENTAZIONE – ANCORAGGIO PER GLI ELEMENTI STRUTTURALI

I sei vertici dei tre moduli in sequenza risulteranno, a posa in opera effettuata, distanziati per l’alloggiamento stabile di pozzetti con griglia (cm 120×12) per la raccolta e riciclaggio dell’acqua piovana e di tubi da un pollice e ¾ , h cm 13 circa, fornito di codette di ancoraggio in ferro ad esso saldate e quindi il tutto cementificato dal getto di calcestruzzo per realizzare la pavimentazione dei sentieri (vedi al dettaglio schema grafico).
L’ elemento tubolare consentirà l’innesto in verticale di qualsiasi struttura presente sul posto ( recinzione perimetrale, gazebo-pergolato, servizi, compostaggio, rifiuti in genere, banco di lavoro per disabili, panche e quant’altro).
Ci preme sottolineare che il presente intervento si affida ad una alta percentuale di prefabbricazione e di assemblaggio delle parti in loco. La stessa pavimentazione dei sentieri e ci preme “proporlo in alternativa”, considerato che i nostri moduli si presentano a se stanti, potrebbero essere divisi in lastre prefabbricate e poste in opera a secco, anziché cementificare il tutto.
La struttura vuole essere un tutt’uno, autosufficiente, flessibile, intercambiabile, ma allo stesso tempo lasciar fare molto alla natura, con la quale l’uomo può liberamente ristabilirne i contatti per ritrovare se stesso, la sua funzione, il suo essere ed il suo divenire.
SEQUENZA DI ASSEMBLAGGIO… SCHEMA DI BASE DEGLI ORTI

CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER UN’AGRICOLTURA URBANA – ORTI PER TUTTI BOLOGNA – DETTAGLI TECNICI – ABACO
IMPIANTO IDRICO
RETE IDRICA
vedi introduzione e “schema di base”
COLONNINA PER IRRIGAZIONE
colonnina per l’irrigazione dotata/predisposta (in base al baget) per l’istallazione di un contatore singolo e dotata di doppio rubinetto. Uno in posizione alta per l’attacco al tubo di gomma, l’altro in basso per eventuale attacco di impianto di irrigazionea goccia a con centralina a carico dell’affidatario.
La colonnina deve essere posizionata centralmente rispetto alla parcella per evitare di comprare tubi lunghi scomodi e pesanti.

RACCOLTA E ACCUMULO ACQUE PIOVANE
Sistema costituito da: Superficie di raccolta – pozzi interrati – (eventuali) serbatoi esterni.
Superficie di raccolta: l’acqua piovana viene raccolta dai sentieri pavimentati e dalle coperture impermeabilizzate (gazebi, servizi igienici) che attraverso lievi pendenze convogliano l’acqua nelle canalette (pozzetti con griglia metallica disposti lungo le vie di fuga e tubi in PVC – 60 mm -comunicanti)poste sul perimetro di ogni modulo esagonale di pavimentazione. Il trasporto per gravità delle acque raccolte verso la zona di accumulo avviene dando opportuna pendenza complessiva del sistema canalette.
Zona di accumulo: pozzi interrati in cemento prefabbricato (ognuno composto da tre anelli del diametro di cm 160 e h cm 100) collegati idraulicamente tra loro con tubazioni ferro zincato 1′ posti come sfioratori “troppo pieno”.
Serbatoi fuori terra: cisterne esterne in PVC poste sopra al singolo pozzo, collegate tra loro da tubazioni di troppo pieno.
Collegate alla rete di irrigazione, la alimentano in pressione grazie al carico idraulico dato dalla loro altezza.
Elementi accessori:
pompa elettrica 1,2 cv – 1,5 cv per trasferimento acqua da pozzi interrati a cisterne esterne, valvole di ritegno di non ritorno e galleggianti per azionamento pompa.
Osservazioni supplementari:
Il sistema di raccolta e accumulo può essere utilizzato per il risparmio idrico ma anche eventualmente per coprire il fabbisogno annuale di irrigazione aumentando il numero dei pozzi interrati (e/o la loro profondità) che possono essere posti sotto ogni modulo di pavimentazione, laddove non vi sia la possibilità di allacciamento alla rete idrica pubblica.
E’ possibile sviluppare un calcolo che, tenendo conto dell’andamento annuale del fabbisogno idrico degli orti e delle precipitazioni meteoriche, fornisca il volume minimo di acqua accumulata necessaria. In base a tale volume può essere aumentato il numero di pozzi interrati e/o la loro profondità. L’aumento del numero dei pozzi e/o della loro profondità comporta un aumento dei costi relativi sia alla realizzazione dei pozzi che alla acquisto di una pompa che dovrà aver e potenze via via maggiori.
ELEMENTI VEGETALI
FRUTTETI: Malus domestica var. ‘Annuraca’, ‘Golden Mira’, ‘Francesca’, e ‘Limoncella’; Prunus domestica var. ‘Regina Claudia’, Pyrus communis var. ‘Angelica’, Malus domestica in varietà, Pyrus communis in varietà, Prunus persica in varietà, Prunus armeniaca in varietà, Prunus domestica in varietà, Diospirum Kaki, Mespilus germanica, Corylus avellana, Citrus aurantium L. var. amara
VITE MARITATA: Vitis labrusca
TUTORI VIVI DELLA VITE MARITATA: Morus alba, Acer campestre, Ulmus campestre, in alternativa specie di fruttiferi sopra indicati
AROMATICHE E PIANTE EDIBILI: AIUOLE DI PIANTE ORNAMENTALI PER ATTRARRE LE FARFALLE – Cardamines pratensis, Calendula officinalis, Myosotis selvatica, Lunaria annua, Erysium linifolium
RACCOLTA DIFFERENZIATA- AREA COMPOSTAGGIO
Si prevede un’unica struttura per la raccolta differenziata dei rifiuti e per il compostaggio e terriccio. La struttura è a forma di prisma a base esagonale.
Lato dell’esagono 1,50 m, altezza prisma 1 m. La struttura è composta da elementi di ferro zincato i cui montanti vengono fissati agli elementi tubolari di ancoraggio preliminarmente predisposti.
Le superfici esterne sono costituite da tavole di legno (opportunamente distanziate per permettere un facile passaggio dell’aria necessaria ai fini della produzione del compost) cosi come la suddivisione dei settori all’interno del prisma a base esagonale. Per il settore compostaggio è prevista un ante apribile. Tutto il modulo potrebbe avere una chiusura superiore.

SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE
Superficie di raccolta: l’acqua piovana viene raccolta dai sentieri pavimentati e dalle coperture impermeabilizzate (gazebi, servizi igienici) raggiunge per gravità le canalette (pozzetti con griglia metallica disposti lungo le vie di fuga e tubi in PVC – 60 mm -comunicanti) poste sul perimetro di ogni modulo esagonale di pavimentazione. Le canalette dotate di opportuna pendenza allontananole acque convogliandole nella rete fognaria o nella circostante campagna adiacente all’area ortiva. Nel caso si preveda l’accumulo delle acque piovaneper il riutilizzo tale sistema di raccolta è integrato nello stesso.
ACCESSI
Struttura costituita da due ante. Ogni anta costituita da telaio h = 1,50 m e l = 1,50 m + rete metallica maglia rettangolare 7×5 cm zincata di h 1,50 m a. Il montante esterno presenta alla base una cerniera cilindrica che collega il montante stesso all’elementotubolare di ancoraggio installati preliminarmente ai vertici degli esagoni lato perimetro esterno.
RECINZIONI PERIMETRALI ORTI
Recinzione costituita rete metallica di h 1,50 m a maglia quadrata 10×10 cm in ferro zincato. La rete viene fissata su montanti metallici posti in corrispondenze degli elementi tubolari di ancoraggio installati preliminarmente ai vertici degli esagoni.
SEDUTE
Panca in legno con due elementi di fissaggio agli elementi tubolari di ancoraggio preliminarmente predisposti.


RECINZIONI INTERNE ORTI
Si prevede come confine perimetrale delle singole parcelle siepi formali di Buxus sempervirens (L.) di altezza non superiore agli 80 cm, sul lato verso i camminamenti pubblici. La delimitazione tra i singoli orti è realizzata dai tubi zincati di irrigazione. Si prevede all’interno della siepe formale una ‘controsiepe’ informale di erbacee e fioriture (questa su tutto il perimetro) allo scopo di conferire movimento all’insieme e di offrire un ricovero per gli insetti utili aumentando la biodiversità (intercropping). Questa siepe andrebbe gestita con sfalci alternati.Tra le due siepi deve essere mantenuto uno spazio di accessibilità per la manutenzione: sfalcio della siepe informale erbacea e per la potatura della siepe formale.
ORTI FUORI TERRA PER PERSONE DOTATE DI DISABILITA’ MOTORIA
Prevedere per il fondo del tavolo un’inclinazione anche minima per far defluire l’acqua in eccesso.
Nel punto più basso vanno previsti dei fori di deflusso.
Prevedere anche delle fontanelle e degli innaffiatoi nei pressi delle postazioni di lavoro.
PAVIMENTAZIONI
Moduli esagonali in cemento armato. La geometria è già definita dalla rete dei tubi zincati posti in opera preliminarmente. In sottofondo è posto materiale stabilizzato drenante 22 cm. Getto calcestruzzo / cemento finito per pavimentazione 13 cm con armatura metallica costituita da rete elettrosaldata maglia 20×20 cm 5 mm. In alternativa lastre prefabbricate poste in opera a secco con la stessa geometria.
STRUTTURE DI RICOVERO PER INSETTI
Insetti utili attratti:
Nella casa per gli insetti si darà prevalenza alle strutture in grado si attirare gli insetti utili: Chrysoperla carnea: Scatola con fessure, riempita di fibre da imballaggio (ad esempio cartoni delle uova spezzettati). Per i ditteri sirfidi: giunchi, bambù o altri bastoncini vuoti all’interno. Per api e vespe solitarie: pezzi di legno secco con buchi.


MANUFATTI PER LA SOCIALIZZAZIONE – TETTOIE E PERGOLATI

Travi e travetti da 5×6 cm di abete da costruzione – copertura guaina ardesia – multistrato da 22 mm ad incollaggio fenolico – gronda
ORTI TRA LE CASE – ORTI PER TUTTI BOLOGNA CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER UN’AGRICOLTURA URBANA
Quartiere Savena – Giardino Giuseppe Impastato – tra le vie Due Madonne, Luigi Bombicci e Carlo Carli
ORTI TRA LE CASE:
Orti – Rappresenta questo uno degli Ambiti che rispetto al suo intorno utilizza al massimo tutte le potenzialità geometriche del “modulo esagonale”:
parallelismo – ortogonalità – trasversalità… Tre condizioni in perfetto equilibrio come tre sono le coppie di lati del poligono scelto, uguali e paralleli.
Nel tener conto delle opportunità presenti, l’intero impianto individua un inizio con le sue 25 parcelle e rispettive infrastrutture e traccia le basi per un futuro che si concentra sull’esistenza di ben cinque punti di socializzazione di cui l’intero quartiere potrà beneficiarne.
Un sentiero trasversale oltre a stabilire un ingresso principale come da progetto, scelto tenendo conto della presenza di un ampio parcheggio già esistente e della pista ciclabile, percorrendo l’intera area ne ipotizza un secondo per collegare via Bombicci.
I restanti sentieri paralleli danno inizio alla prima tranche di orti (come da progetto) e focalizzano i restanti tre punti dove la presenza di alberi può suggerire altrettanti punti di socializzazione futura.
Al suo interno ogni orto viene caratterizzato dalla presenza di un albero da frutto ed una panca che disposti lungo il “modulo esagonale” ne segnalano, dal sentiero di pertinenza, l’ingresso.
L’ampia area rispetto all’ingresso principale raccoglie a se tutte le restanti funzioni necessarie, il tutto sotto il controllo vigile che nessuna di esse risulti in sovrapposizione o crei eventuali barriere architettoniche. (vedi progetto in planimetria e descrizioni dettagliate).

Orti – Per un parco-orticolo in ambito urbano (case) l’idea guida di fruizione è stata quella di prevedere accorgimenti per favorire lo ‘scambio’. Si è previsto una zona di aromatiche e piante edibili di uso comune (piante aromatiche provenienti da altri luoghi del mondo) a distanza dalla zona di cottura barbecue.
Si è previsto la piantumazione di una pianta da frutto ( Malus domestica in varietà, Pyrus communis in varietà, Prunus persica in varietà, Prunus armeniaca in varietà, Prunus domestica in varietà, Diospirum Kaki, Mespilus germanica, Corylus avellana, Citrus aurantium L. var. amara) in ogni parcella prevedendo scalarità di produzione al fine di favorire lo scambio tra vicini.
Il tuo quartiere, la tua casa, il TUO “ORTOCENTRO”!!!…
ORTI TRA I GIARDINI – ORTI PER TUTTI BOLOGNA CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER UN’AGRICOLTURA URBANA
Quartiere Navile – Giardino via Fratelli Pinardi – tra le vie Sthendhal, del Tuscolano e Fratelli Pinardi
ORTI TRA I GIARDINI:
Orti – Ogni progettazione acquisisce una propria dignità se, vuoi per condizioni casuali o per volontà di chicchessia, si saprà leggerne gli aspetti e significati traendone vantaggi positivi. Da un asse stradale pedonale già esistente, si traccia all’altezza della sua biforcazione ad “Y”, un cerchio di focalizzazione che rappresenterà inevitabilmente il punto di partenza del nostro impianto, estendendoci verso ovest dove la scarsa presenza di alberi non creerà troppe ombre.
In questo ambito, si fa per dire, la situazione ci appare subito meno dispersiva e partendo dall’area di socializzazione completa di infrastrutture, ci si indirizza verso le parcelle su due sentieri più un terzo sentiero ipotizzato per un possibile sviluppo futuro (vedi planimetria).
Anche qui preme far notare, per sottolineare la flessibilità “modulo esagonale”, come l’aspetto delle tre condizioni, in questo caso direzionali, offre la possibilità di poter cambiare repentinamente direzione e passare da un parallelismo all’altro per andare a cercare maggiori spazi rispetto alle caratteristiche del luogo.
Fermo restante che per quanto concerne l’organizzazione interna tutto rimane identico agl’altri ambiti, c’è da rilevare come in un futuro ampliamento quest’asse pedonale esistente all’interno del lotto, potrebbe essere positivamente integrato dal sistema con interessanti vantaggi economici rispetto alle ulteriori spese d’intervento (vedi planimetria).

Orti – Per un parco in ambito parco pubblico l’idea guida di fruizione e’ quella di dotare lo spazio di una serie di strutture utili per favorire l‘inclusione e la socializzazione tra le persone: quindi strutture ad uso didattico, ad uso terapeutico, ludiche etc: l’orto per l’altro…uomo e non…
Settore di orti fuori terra, in contenitori adeguatamente progettati, organizzando gli spazi in modo da favorire forme di orticultura adatte a utenti con mobilita‘ ridotta.
Si e’ previsto una area per la ubicazione di strutture di ricovero per gli insetti potenzialmente utili per aumentare la biodiversità e per uso didattico.
Casa per gli insetti con prevalenza a strutture in grado si attirare gli insetti utili:
Chrysoperla carnea: Scatola con fessure, riempita di fibre da imballaggio (ad esempio cartoni delle uova spezzettati).
Ditteri sirfidi: giunchi, bambù o altri bastoncini vuoti all’interno.
Api e vespe solitarie: pezzi di legno secco con buchi.
Si è previsto un area per aiuole di piante ornamentali per attrarre le farfalle (Cardamines pratensis, Calendula officinalis, Myosotis selvatica, Lunaria annua, Erysium linifolium…).
Si sono previste strutture di ricovere per gli uccelli lungo i viali.
Tra parchi e giardini c’è anche la VIA DELL’ORTO!!!…
ORTI IN CAMPAGNA – ORTI PER TUTTI BOLOGNA CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER UN’AGRICOLTURA URBANA
Quartiere san Vitale di via Larga – via del Carpentiere
ORTI IN CAMPAGNA:
Orti – Rispetto alle altre due tipologie d’intervento, qui si realizza senza problemi, grazie alla grande adattabilità del “modulo esagonale”, e senza la perdita delle proprie caratteristiche, una perfetta maglia ortogonale nel rispetto di presenze importanti come Villa Pini (in parte centro sociale) e le opere infrastrutturali già realizzate da precedenti progettazioni.
Come abbiamo già indicato nella relazione generale (allegata all’abaco), l’avanzare e l’arretrare della struttura legata all’esagono, se pur realizzata al contorno da una recinzione con rete, non fa che favorire il modo migliore per relazionarsi con il proprio intorno, rispetto ad una normale e scontata linea rettilinea.
Di conseguenza, pur prevedendo l’allineamento col viale esistente (vedi planimetria generale), si è scongiurato quello che poteva rappresentare uno intervento che avesse tutta l’aria del “posticcio”.
L’ingresso principale che ci immette direttamente nell’area di socializzazione parte nei pressi di Villa Pini come è giusto che sia, con gli stessi requisiti delle precedenti tipologie, ma mentre l’organizzazione degl’orti non cambia, va segnalata la maggiore attenzione posta verso le peculiarità paesaggistiche del luogo, con vari accorgimenti uno fra tutti i filari di vite maritata all’interno dell’area ortiva.
Inoltre va segnalato che a causa della lontananza della rete idrica, qual’ora si decida di farne a meno, si è introdotto, come previsto nell’abaco, un sistema di raccolta e accumulo delle acque piovane per l’irrigazione degli orti.

Orti – Ai fini dell’abaco per un parco in ambito campagna l’idea guida è stata quella di dotare lo spazio di una serie di strutture e strumenti utili per sperimentare nuove forme di agricoltura sia nel metodo che nella tipologia di conduzione (biologico, Km0, messa in coltura di nuove varietà o di varietà non comuni ecc…)
Scopo:
1. consolidare il carattere e la vocazione rurale dell’area.
2. sperimentare agricoltura urbana.
3. Definire un lotto di terreno libero, da assegnare a progetti particolari o a gruppi di cittadini associati, per favorire modalità di orticoltura condivisa.
Lotto di terreno libero per orticultura condivisa:
-Piccola serra collettiva per la propagazione delle piantine da collocare nella parte dell’orto adiacente alla vicina zona di compostaggio.
-Collezione di ortaggi e piante ornamentali in varietà da propagare per seme o per talea con l’ausilio della serra.
-E’ stato introdotto un piccolo frutteto di varietà resistenti e scalari nel tempo (cv. storiche), che prevede una zona di ampliamento a carico dei singoli orticoltori associati: Malus domestica var. ‘Annuraca’, ‘Golden Mira’, ‘Francesca’, e ‘Limoncella’; Prunus domestica var. ‘Regina Claudia’, Pyrus communis var. ‘Angelica’.
-A scopo ‘didattico’ per i futuri ampliamenti dell‘area ortiva si potrebbe prevedere anche la formazione di un piccolo campo collezione di forme e sesti di allevamento di fruttiferi tradizionali.
Al fine di consolidare il carattere rurale dell’area si è previsto lungo il confine dell’area ortiva lato viale esistente un filare di vite maritata con Morus alba, Acer campestre, Ulmus campestre. In alternativa considerando il fatto che le specie sopra indicate avevano un utilizzo concreto dal punto di vista dell’economia rurale legato all’allevamento, venendo a mancare ora questa condizione, si potrebbero usare le stesse specie di fruttiferi storici in luogo delle specie ‘da fronda’ come pali tutori vivi della vite. Come vite, per motivi di facilità di gestione si prevede l’utilizzo della Vitis labrusca.
Pro Agro-Bolognese…Ma non come “STAR coi frati e zappar l’orto”!!!…