Progetto locale commerciale Morales
LABUONASPESA Bologna (BO) – 2015
PROGETTO D’IMPRESA MORALES
” LABUONASPESA “

INTRODUZIONE – IDEA DI PROGETTO



PREMESSA
Il presente lavoro è da intendersi come rappresentazione grafica dell’idea progettuale di una attività commerciale di prodotti tipici artigianali così come da indicazioni del Committente. Al fine di esemplificare l’idea progettuale sono stati prodotti disegni, render, schemi e fotomontaggi. Per tale rappresentazione si è dovuto ipotizzare una forma dell’immobile di fantasia con una superficie utile di 120 mq, mentre per i fotomontaggi sono state utilizzate riprese fotografiche realizzate in zona piazza Malpighi così come da indicazioni del Committente.
La struttura aziendale consta di un negozio diviso in reparti distinti con annesso laboratorio di pasta fresca/rosticceria.
Sarà un negozio di vicinato in sede fissa di generi alimentari nel quale sarà presente un piccolo laboratorio artigianale per la preparazione di alcune specialità gastronomiche…Il bisogno che si intende soddisfare è l’essigenza di fare la spesa di generi alimentari genuini e sani, si intende soddisfare tale esigenza attraverso un servizio di vendita al dettaglio di prodotti artigianali biologici, a Km 0, biodinamici.


IDEA DI PROGETTO LOCALE COMMERCIALE MORALES “LABUONASPESA” – BOLOGNA
L’arredo, costituente il blocco centrale del negozio, è basato sulla composizione di elementi modulari 45 cm x 45 cm x 30 cm. Attraverso la loro composizione si creano “vuoti” e “pieni” in base alle necessità e alle funzioni dei vari spazi creando così un “grande mobile” centrale che assorbe tutti gli ambienti.
Lo sviluppo della composizione è in funzione, in primo luogo, della forma dell’immobile scelto. Nel caso specifico si è ipotizzato una planimetria a forma di “L”, il mobile acquisisce così la forma ad “L”; se l’immobile dovesse essere circolare, la composizione richiamerebbe una forma circolare.
Lo scopo è quello di creare una zona centrale dove si concentrano le varie “attività” (vendita, confezionamento, preparazione, degustazione) ed una zona perimetrale di circolazione e “socializzazione” della clientela.
Particolare risalto viene dato al laboratorio a vista che viene posto al centro di tutto. La composizione dei moduli crea delle rientranze per favorire l’avvicinamento della clientela al laboratorio di pasta fresca e ai vari punti vendita. Si crea in questo modo la relazione tra cliente e lavoratori e la relazione tra i clienti. Il percorso perimetrale ha anche la funzione di creare una relazione diretta con l’esterno, proprio come succede in un mercato.
E’ come se l’esterno entrasse nell’interno e viceversa, creando una certa continuità.
Un ruolo importante nel tema di integrazione esterno/interno lo svolgono le vetrine perimetrali del negozio.

SCHEMA GENERALE DI PROGETTO
L’ “oggetto” esposto dalle vetrine sarà proprio il “grande mobile centrale” con le attività che contiene e il movimento e le azioni della clientela che si trova attorno ad esso. La scelta di elementi modulari offre l’opportunità, attraverso l’inserimento di alcuni moduli mobili, di modificare la geometria del “grande mobile” adeguandola alle più varie esigenze. Ad esempio si potrebbe variare la parte espositiva di uno specifico settore (frutta e verdura a km 0, vino novello dop,…) in dipendenza della stagione e delle disponibilità oppure per la presentazione di prodotti tipici con degustazione. Questa “variabilità” rafforzerà l’interazione con l’esterno creando una sensazione di novità e curiosità in chi si trova a passare davanti alle vetrine.


L’altezza del mobile non sarà mai superiore ai 90 cm (tre moduli sovrapposti) così sia dall’interno che dall’esterno sarà visibile ogni punto del negozio. Da qualsiasi punto si ha la percezione di quello che succede intorno, quindi si rafforza la relazione tra le persone.
L’altezza di 90 cm risulta funzionale anche alla fruibilità del negozio per le persone disabili in carrozzina in quanto tutto rimane a portata di mano.
La composizione del “grande mobile” permette la creazione di vari punti di appoggio liberi dove poter esporre i prodotti tipici del territorio pronti per la degustazione e favorire così una scelta consapevole ed il conseguente acquisto. Gli stessi punti di appoggio liberi potranno essere utilizzati per mettere a disposizione riviste e libri tematici. Si creano così “punti di sosta” dove si favorisce la relazione e la socializzazione tra le persone, scambio di idee gastronomiche e non.




ELEMENTI MODULARI – CARRELLO – SGABELLO


L’arredo, costituente il blocco centrale del negozio, è basato sulla composizione di elementi modulari 45 cm x 45 cm x 30 cm. Attraverso la loro composizione si creano “vuoti” e “pieni” in base alle necessità e alle funzioni dei vari spazi creando così un “grande mobile” centrale che assorbe tutti gli ambienti.

PLANIMETRIA GENERALE

La scelta di lasciare il laboratorio a vista assolve anch’esso ad una funzione di socializzazione ma non solo. Tutti potranno ammirare la manualità dell’artigiano mentre prepara la pasta fresca. Andare a fare spesa, magari con il proprio bambino, diventerà un evento educativo, un percorso culturale.
Per come è stato concepito il negozio sarà presente una certa dinamica di movimento della clientela cadenzata da momenti di staticità (osservare, acquistare, degustare, socializzare, leggere). Per favorire tale dinamica si è pensato ad una seduta con anche funzione di carrello: il carrello-sgabello.
Una persona che inizia il suo percorso all’interno del locale, prende il suo carrello, inizia a girare ed in qualsiasi punto ha un contenitore dove riporre i suoi acquisti e allo stesso tempo una comoda seduta per fermarsi, sedersi ed interagire con il locale, con i commessi, con gli altri clienti (osservare, parlare, leggere, degustare).
VISTA ESTERNA VERSO IL LOCALE COMMERCIALE MORALES

L’ OGGETTO ESPOSTO DALLE VETRINE SARA’ IL GRANDE MOBILE CENTRALE CON LE ATTIVITA’ CHE CONTIENE, IL MOVIMENTO E LE AZIONI DELLA CLIENTELA CHE SI TROVA ATTORNO AD ESSO


VISTA VERSO ANGOLO FRUTTA – VERDURA
I carrelli-sgabelli sono stati scelti come unico elemento di seduta, non sono stati introdotti divani, anche se più comodi, perché non hanno la stessa funzionalità: sono più bassi e si creerebbe un livello inferiore in cui si perderebbe la relazione con le altre persone (in piedi o sugli sgabelli) e l’interazione con il negozio. Lo sgabello aiuta a stare sempre in un livello più alto del “grande mobile”, quindi in tutti momenti ci si può guardare intorno a 360°. Il carrello-sgabello potrebbe essere sviluppato anche come seggiolone per portare i bimbi.


VISTA VERSO ANGOLO SPEZIE
Sulle pareti perimetrali si è pensato di inserire delle grandi immagini che rappresentano i luoghi di produzione dei prodotti, creando una relazione tra il territorio ed i suoi “frutti”. Inoltre si è pensato di rivestire alcune pareti con pittura-lavagna. In alcune saranno scritte ricette, informazioni, calendario eventi degustazioni, e tutto quello che il gestore del negozio vuole comunicare alla clientela, altre saranno lasciate libere a disposizione della clientela per appuntare qualcosa, lasciare un messaggio, un consiglio, spiegare qualcosa, o semplicemente disegnare, come potrebbe succedere ai bambini.


VISTA VERSO ANGOLO VINI
Infine è stato previsto un controsoffitto realizzato con gli stessi elementi modulari del “grande mobile”. L’ intenzionalità è di tipo architettonico: evidenziare la forma base del “grande mobile” che inevitabilmente in pianta si perde. Per lo stesso fine la parte di soffitto ricoperto dal controsoffitto “modulare” sarà speculare alla pianta del grande mobile, in sostanza una proiezione dello stesso sul soffitto. Il controsoffitto oltre a questa funzione puramente “estetica” e di richiamo architettonico del “grande mobile”, funge da alloggiamento per i punti luce e i vari impianti presenti.
