La scelta progettuale pur privilegiando la funzione estetica, rompendo ogni schema architettonico legato alla cultura rurale, non rimane fine a se stessa, ma tiene conto del costruire correttamente.

Villa A – Grazie all’intersezione di volumetrie geometricamente diverse ed alle angolazioni, che favoriscono una buona esposizione, a 30 anni dalla sua realizzazione, la villa non presenta alcun problema di umidità al suo interno ne tantomeno problemi di tenuta statica e ciò acquista ancor più valore considerando il territorio in cui l’opera è situata. Oggi grazie ad un progetto di riattamento si prepara a passare da monofamiliare a trifamiliare.

Villa B – Parallelamente, al maturarsi di tale evento, sullo stesso appezzamento di terreno, quasi improvvisamente ed in modo inatteso, nasce, a cavallo delle due tappe della nostra incredibile storia, un manufatto in cemento armato (oggi ancora scheletro) senza grandi pretese estetiche ma che, coinvolto nell’attualità, sta per essere contaminato quasi a voler giustificare la sua presenza come tassello mancante del nostro percorso storico. Da qui le scelte estetiche apportate.