PROGETTAZIONE VILLA PALMERA 2 DUBAI
Dubai – Anno 2016
PROGETTAZIONE DI UNA VILLA A DUBAI – DISTRIBUZIONE DEGLI SPAZI ESTERNI ED INTERNI

Generalità:
Architettura – personalizzata
Architettura – soggettiva
Quando una rivalutazione o riorganizzazione degli elementi compositivi di una villa o di uno alloggio è destinata ad una personalizzazione, entra in giuoco la soggettività, quindi imporrebbe la conoscenza dello stile di vita e culturale del fruitore al quale essa sarà destinata.
Non sempre questa condizione è nell’immediato totale o esaustiva, resta, dal momento dell’incarico, uno scambio reciproco di opinioni e punti di vista che lasciano intuire pressappoco quali aspettative potrebbero entrare in atto, ma che non sempre vengono date per certe.
La facilità del fare viene dal lungo operare, così come la buona ed efficace applicazione dei principi e delle regole di un’Arte, di un mestiere e di una professione come quella dell’Architetto il quale, considerando i rimedi di natura strettamente tecnica, di cui esso è arbitro, e precisamente:
1° L’ELEGANZA E L’ARMONIA DELLA COSTRUZIONE, che è condizione necessaria perché l’edificio e il quartiere non vengano inutilmente manomessi, ma suscitino il rispetto delle generazioni future;
2° IL RISPETTO E LA TUTELA DELL’AMBIENTE STORICO E NATURALE in cui l’edificio sorge e che stabilisce il necessario collegamento con lo spirito e le opere delle generazioni passate;
3° LA FLESSIBILITA’ COSTRUTTIVA che accresce il GRADO DI ADATTABILITA’ DISTRIBUTIVA della casa e offre all’Architetto la possibilità di sganciare la sorte del suo edificio dal pericolo di radicali modificazioni o demolizioni sul genere di quelle che oggi si rendono necessarie quando strutture, impianti e forme architettoniche impediscono i successivi sviluppi e sono d’impaccio ai cambiamenti di uso e di necessità.

STATO ATTUALE – GALLERIA FOTOGRAFICA DELL’ESTERNO
PROGETTAZIONE VILLA A DUBAI – INTERVENTO DI VILLA PALMERA 2
Il soggiorno concepito modernamente non può essere se non l’ambiente nel quale si possa svolgere appieno la vita della comunità familiare, nei momenti lieti come in quelli tristi, nei giorni ordinari, come nelle grandi occasioni.
Nella distribuzione preliminare dello spazio della casa bisognerà attribuire al soggiorno la massima superficie disponibile, in relazione alla superficie totale, ricordando che la psicologia moderna mira a sviluppare la comprensione e la cooperazione fra i diversi membri della famiglia, precisamente nell’àmbito domestico. Il soggiorno, oltre ad avere le maggiori dimensioni possibili, dovrà essere accuratamente studiato in rapporto alle sue funzioni in quanto esso costituisce:
IL PUNTO D’INCONTRO della vita domestica;
L’ELEMENTO RAPPRESENTATIVO del nucleo familiare; L’AMBIENTE DESTINATO ALLE RELAZIONI RECIPROCHE del gruppo familiare.
Più di tutti gli altri ambienti della casa, esso dovrà corrispondere a esigenze di flessibilità, in quanto, mentre gli ambienti del reparto notturno e del reparto dei servizi sono strettamente legati ad attività biologiche e quindi potranno essere uguali per tutti gli individui, il soggiorno ha un valore psicologico- sociale e quindi sarà più vario per corrispondere al diverso tenore di vita, al diverso gusto di ogni famiglia; inoltre sarà più variabile perché possa corrispondere contemporaneamente a esigenza di individui di età diverse, che svolgeranno insieme attività diverse. Da ciò la necessità che, disponendo di un unico ambiente, lo spazio che lo costituisce sia opportunamente articolato e frazionato.
Per assolvere ai compiti cui è destinato, e poiché in esso si vive soprattutto nelle ore del riposo e del rilassamento dalle tensioni, il soggiorno dovrà essere il più possibile gaio e accogliente, bene illuminato e areato e, possibilmente, esteso verso l’aperto, collegato quindi con terrazze o con il giardino, per favorire quelle attività creative e ricreative che si svolgono a contatto con la natura, importanti sia dal punto di vista biologico che psicologico in quanto ad ogni individuo è indispensabile soddisfare esigenze di produttività manuale.
Il soggiorno dovrà essere arredato in maniera tale, che risulti chiaramente determinato il centro attorno al quale gravita la vita del gruppo familiare:
TALE CENTRO POTREBBE MATERIALIZZARSI IN UN ELEMENTO DI COESIONE QUALE L’ANGOLO TV-RADIO-STEREO, SALOTTO PER PRENDERE IL THE’ O IL CAFFE’.
PROGETTO VILLA DUBAI – DISTRIBUZIONE DEGLI SPAZI ESTERNI ED INTERNI
OPZIONE 1 – PIANO TERRA

OPZIONE 2 – PIANO TERRA

Villa Palmera 2, appartiene ad un complesso di case a schiera che, rispetto ai principi sopra elencati riguardo la buona organizzazione degli elementi compositivi di un alloggio, la riteniamo internamente abbastanza ben predisposta affinché, dal reparto soggiorno al reparto notturno più servizi si possa, come da nostri elaborati grafici, migliorarne aspetto e funzionalità.
L’unico anello mancante, ma che già c’era stato segnalato anche dal nostro committente, era ed è effettivamente la mancanza di uno spazio che avesse la funzione specifica di estendere il soggiorno verso l’aperto, collegato quindi col giardino per favorire, come abbiamo già precisato, quelle attività creative e ricreative che si possono svolgere a contatto con la natura e soddisfare esigenze di produttività manuale.
Tale spazio, comporta un ampliamento e la creazione di una volumetria aggiuntiva e, come ipotesi alternativa, una nuova posizione della cucina che riteniamo più idonea come esposizione.
L’armadio aiuta a suddividere l’ambiente notte in due parti: la camera da letto e la cabina armadio, SFRUTTANDO AL MEGLIO TUTTI GLI SPAZI. Dal lato camera è ricavata una nicchia per l’alloggiamento della televisione.
La cabina armadio è separata dalla camera PER MEZZO DI UN armadio e dI DUE portE scorrevolI. LE portE realizzatE in vetro trasparente aumentaNO la profondità della camera da letto. LA CABINA ARMADIO POTRA’ ESSERE APERTA O CHIUSA CON ANTE…
OPZIONE 1 – PIANO PRIMO


VISTA 01 – CABINA ARMADIO CHIUSA CON ANTE – PORTA SCORREVOLE IN VETRO (TRASPARENTE OPPURE OPACA)

VISTA 01 – CABINA ARMADIO APERTA – PORTA SCORREVOLE IN VETRO (TRASPARENTE OPPURE OPACA)
Dato il clima di Dubai che abbiamo analizzato, la nuova struttura si situa in una posizione strategica sia come esposizione che come innesto alla muratura esistente.
STRUTTURA ESTERNA DI AMPLIAMENTO
INTERVENTO PER LA NUOVA STRUTTURA ESTERNA DI AMPLIAMENTO

Per quanto concerne la fondazione abbiamo sviluppato e calcolato due platee in sovrapposizione, ognuna dello spessore di cm. 25 che, per la loro disposizione e conformazione, favoriscono la creazione di un piccolo laghetto con fontana (se si vuole acquario) che dall’esterno riesce a comunicare con l’interno della veranda dove le sue acque sono visibili attraverso una pavimentazione flottante 60×60 in vetro (vedi elaborati grafici).
Quando si progettano degli ampliamenti facilmente si rischia di creare dei posticci, quindi la scelta della struttura portante in legno lamellare (possibilmente del tipo resinoso adatto per un clima molto caldo), spessori cm. 12 x 12 e 12 x 24, è stata fondamentale perché leggera, essenziale, isolante e flessibile all’adattamento con l’esistente struttura muraria e favorendo la creazione di ampie vetrate in profili di alluminio, obbligatoriamente a taglio termico ed escludendo categoricamente qualsiasi ipotesi di infisso a giunto aperto che non presentano le stesse caratteristiche di isolamento termico.
NUOVO AMPLIAMENTO – FASI STRUTTURALI

PROSPETTI GENERALI
Esternamente ci siamo adattati alla forma dell’edificio esistente pero’ questo non ci ha impedito di creare uno spazio interno diverso, giocando con elementi strutturali che forzano la visuale creando profondita’ verso l’esterno.

PROSPETTO NORD-EST

PROSPETTO NORD-OVEST
La nuova struttura di ampliamento e’ stata inizialmente pensata come uno spazio esterno per poi farlo diventare interno, dando soluzione alle varie esigenze funzionali, questo comporta la creazione di uno spazio che si adatta con l‘esterno e allo stesso tempo acquista un carattere diverso dal resto degli spazi interni.
SEZIONE LONGITUDINALE

VISTA DAL GIARDINO

La nuova veranda si adegua perfettamente al suo intorno,rispettando la struttura esistente e la vegetazione che la circonda.
Il nuovo elemento strutturale prende forma a partire dalle due palme situate nei due lati del giardino.
Si crea una relazione diretta tra l’esterno e l’interno grazie alla creazione di un piccolo laghetto con fontana che dall’esterno riesce a comunicare con l’interno della veranda dove le sue acque sono visibili attraverso una pavimentazione flottante 60×60 in vetro.
Anche la vegetazione, elemento importante, attraversa l’interno della veranda penetra verso la grande sala.
VISTE GENERALI DALL’ESTERNO


VISTA DALLA SALA VERSO LA VERANDA E IL GIARDINO

SI CREA UN ASSE CENTRALE TRA LE DUE PALME EVIDENZIATO DA UNA TRAVE IN LEGNO A VISTA CHE VA A RIPROPORRE LA DIREZIONE DELL’ACQUA.
VISTE INTERNE DELLA VERANDA
VISTA 01

VISTA 03

VISTA 05

VISTA 02

VISTA 04

La scelta della tenda veneziana in legno consente il controllo e la regolazione a piacimento della luce solare, favorendo un ambiente
confortevole.
Le aiuole interne porta vasi, stabiliscono gradualmente un contatto con l’esterno (e viceversa) tale che, a completamento dell’intero intervento, ci tranquillizza per averci sicuramente evitato il rischio della provvisorietà del posticcio.