Progettazione interni villa
Villa XXI sec. Frosinone
Villa XXI sec. Frosinone
Negli ultimi 30-40 anni, quella della distribuzione o ridistribuzione interna degli appartamenti, soprattutto per la zona giorno (cucina-soggiorno- pranzo), ha rappresentato una delle prestazioni professionali più in voga. Si è passati da una concezione di numero di vani, per la maggior parte dei casi imposti dal mercato immobiliare a scopo di lucro (vano cucina, vano pranzo, vano soggiorno e corridoio) con inevitabile dispendio di superficie, ad una visione più libera e razionale della stessa anche se, troppo spesso ci si accorge quanto, la funzione ottica a danno della funzione pratica, prevalga!!!
Pertanto, come in questo caso, il nostro intuito progettuale attraverso la “geometricità in pianta” alla quale affidiamo un ruolo guida, ci consente di sviluppare e tenere sotto controllo tutte le funzioni fondamentali, a prescindere dal tipo di committenza (cultura, stile di vita, abitudini, capacità economiche e quant’altro) la quale, solo in seguito, lungo il percorso progettuale – esecutivo, inevitabilmente condizionerà determinate scelte.
Osservando la planimetria generale di questo reparto giorno, il pilastro, presenza obbligata già per funzioni statiche, immediatamente entra in giuoco fungendo da asse di riferimento ed attorno al quale si vanno organizzando: Ingresso principale con armadio, porta di accesso per zona notte, reparto cucina, pranzo, angolo salotto, mobile bar, vetrina prisma con base a servante ed accesso scala per seminterrato.
Da una attenta e scrupolosa verifica dei percorsi, dove sono escluse sovrapposizioni o zone passanti, si adotta, per il raggiungimento di uno spazio omogeneo e di design, una ben definita “COMPOSIZIONE GEOMETRICA”.
A tale “geometricità” si ispira, assumendone disegno-forma e corpo, la stessa pavimentazione, il rivestimento del pilastro, la controsoffittatura e, nella quasi pienezza volumetrica che essa stessa genera in verticale all’interno della circonferenza, il “TAVOLO DA PRANZO”.
Ma, così come in Architettura, anche nell’arredo interno e nel design, la creatività non può avere schemi fissi o prestabiliti e da qui la necessità di venirne fuori rispetto anche alle molteplici esigenze delle funzioni che cambiano, evitando naturalmente il rischio di possibili “DISARTICOLAZIONI”…
FUORI DAGLI SCHEMI FISSI: Sul ballatoio del vano scala abbiamo realizzato, sostituendo al tradizionale parapetto o allo scontato tramezzo per guadagnare parete, ma perdendo luminosità, una struttura che assolvesse ad entrambe le esigenze. Ne è venuto fuori un mobile con la classica base a servante, ma con una alzata a vetrina che per il suo particolare design possiamo definirlo un “TRITTICO-PRISMATICO”. Le tre vetrinette essendo a base triangolare non hanno fondo, ma due fiancate in cristallo supportate, a battente, da tre montanti in legno massello di rovere, opportunamente sagomati, ed un’anta (in cristallo). Inoltre, per agevolarne gli ordinari interventi di pulizia, le tre vetrinette sono strutturate in modo tale che possono ruotare sia a destra come a sinistra, facendo perno sul montante, fino ad assumere un angolo retto rispetto alla parete di fondo della loro stessa base di appoggio anch’essa opportunamente sagomata rispetto alla funzione ruotante.
Per tali caratteristiche, oltre ad aver assicurato all’ambiente spazialità e luminosità, la funzione ottica può subire piacevoli variazioni di design.