Eterogeneità Professionali
Quanto fin qui si è cercato di palesare chi siamo, non può sottrarci dal dimostrare quanto legittime siano le prestazioni del nostro gruppo GG progetti che, nonostante le eterogeneità professionali in esso presenti, punta a raggiungere quell’unità da cui nasce la vera “Architettura”, pensando fino in fondo il funzionalismo al quale l’industrializzazione ha dato luogo.
Ideativa ed Estetica: Architetto.
Analitica – Scienza delle costruzioni – Industrial Design – Ingegnerizzazione del prodotto: Ingegnere.
Pratica realizzativa capace di valutare: Costruttore.
Infine, l’Arte, come scienza Europea, non può e non deve sentirsi esclusa da ogni rapporto col progresso tecnologico, ripiegando soltanto su posizioni di scadente e scaduto mestiere. Ne deduciamo che, senza la presenza collaterale dell’Artista, la produzione industriale non ha esiti conoscitivi.
Dopotutto, se al paganesimo è succeduto il cristianesimo; all’alchimia la scienza; al feudalismo le monarchie e poi lo stato borghese; all’artigianato l’industria; CHE COSA PUO SUCCEDERE ALL’ARTE?
Come abbiamo già affermato e vissuto, a volte inconsciamente, attraverso la nostra esperienza lavorativa, l’avverarsi della teoria che, l’Architettura, nonostante la sua posizione eccezionale è fatalmente legata alle altre arti. La sua contraddizione dialettica fondamentale vale in sostanza per ogni arte, la si può esprimere come una lotta ininterrotta tra, la tendenza al predominio della funzione estetica sulle altre e la tendenza al predominio delle altre funzioni su quella estetica.
Negli ultimi decenni prima della seconda guerra mondiale il FUNZIONALISMO (generato dall’INDUSTRIALIZZAZIONE) penetra, espresso o inespresso ma con efficienza, l’intera sfera del pensiero e della creazione umana. Sarebbe difficile rispondere alla questione se esso abbia portato profitto all’umanità in questa sua forma originaria. Se pensiamo alle grandi conquiste PRATICHE e TEORICHE alle quali il pensiero FUNZIONALE ha dato impulso, possiamo vedervi una grande tappa nella storia dell’uomo; se però penseremo all’uomo privato della sua piena naturalezza e reso simile a una rotella nella macchina, CHE PERDE IL SUO SENSO SE E’ STACCATA DALLE ALTRE, ci assalirà la tristezza. La più perfetta organizzazione delle condizioni materiali di vita, il più alto livello di vita generale non possono sostituire quella possibilità di sviluppare pienamente le proprie capacità che per esempio nel Rinascimento fiorì cogli esemplari fenomeni di pittori che erano contemporaneamente scultori e architetti, poeti e anche anatomisti, fisici, ingegneri, diplomatici. E pensiamo non soltanto a questi fenomeni eccezionali ma anche all’uomo in generale, allo svilupparsi illimitato delle sue capacità e tendenze, all’uomo che ha il tempo e la possibilità di esaminare la realtà in tutti i suoi aspetti. L’equilibrio del rapporto funzionale tra l’uomo e il mondo è stato turbato – dobbiamo per questo condannare il FUNZIONALISMO? Sarebbe altrettanto ridicolo come distruggere L’INDUSTRIALIZZAZIONE. Il funzionalismo non può essere né rifiutato né dimenticato, può soltanto essere PENSATO FINO IN FONDO.
Nella gg – progetti, nessuna delle professionalità presenti potrà mai essere paragonata a quella rotella nella macchina che, staccata dalle altre, perderà il suo senso. A partire dal settore INDUSTRIAL DESIGN ed INGEGNERIZZAZIONE DEL PRODOTTO, che, all’interno del gruppo, rappresenta il FULCRO sul quale far leva per stimolare, sempre più, la ricerca per una TECNICA a servizio della RAGIONE e della CREATIVITA. Cosa significherebbe pensare fino in fondo il FUNZIONALISMO se non avessimo, professionalmente, l’ambizione di raggiungere un EVENTO ESTETICO? Dichiarato tale perchè significherebbe riconoscere che realizza un’intenzionalità, pone un valore: Significa cioè giudicarlo e, giudicandolo, CONSEGNARLO ALLA STORIA.